Recensione: Aurora Rising, Amie Kaufman & Jay Kristoff

“Do moons choose the planets they orbit? Do planets choose their stars? Who am I to deny gravity, Aurora? When you shine brighter than an constellation in the sky?”

È l’anno 2380 e ai cadetti dell’ultimo anno dell’Aurora Academy sta per essere affidata la prima vera missione. L’allievo migliore della scuola, Tyler Jones, sa che, proprio in virtù della sua eccellenza, gli verrà concesso di comporre a suo piacimento la propria crew e per questo sogna già di reclutare la squadra perfetta. Peccato che, a causa del suo voler fare l’eroe a tutti i costi, come punizione gli vengano assegnati d’ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri compagni. Il dramma è che non è nemmeno questo il problema principale di Ty, dato che, dopo aver risvegliato da un sonno che durava duecento anni Aurora Jie-Lin O’Malley, scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra millenaria e che, ironicamente, proprio lui e i suoi disperati compagni potrebbero essere l’ultima speranza per l’intera galassia.

Molte di queste stelle in realtà sono morte milioni di anni fa. Ma sono talmente distanti che la luce che hanno proiettato prima di morire non ha ancora smesso di raggiungerci. Stai guardando un cielo pieno di fantasmi 

Aurora Rising è uno young adult sci-fi, il primo della trilogia Aurora Cycle, scritta a quattro mani da Amie Kaufman e Jay Kristoff, edito in Italia dalla Mondadori.
Il secondo volume della serie, Aurora Burning, verrà pubblicato in italiano il 16 Marzo, inoltre gli scrittori hanno annunciato di star lavorando assieme alla MGM Television per la creazione di una serie tv basata sulla trilogia.

Questo libro è una combinazione di spazio, telecinesi, azione, amicizia, sentimento, battute irriverenti e stravaganti razze aliene, il cui collante è indubbiamente la squadra 312, che grazie ai variegati punti di vista dei suoi componenti, riesce a far scorrere la narrazione senza mai appesantire il lettore, spingendolo a proseguire la lettura per svelare il background e le sfaccettature di ciascun protagonista.

I protagonisti sono sette e sono abbastanza stereotipati in quanto presentano caratteristiche che è facile riscontrare in molti personaggi di altri young adult.
C’è la mente del gruppo, Tyler, il ragazzo d’oro, sempre impeccabile e astuto;
Auri, la ragazza catapultata in un contesto completamente nuovo, che non sa quello che fa, né ha ancora compreso il suo ruolo;
Scarlett, che usa la sua bellezza e il suo acume per manipolare gli altri;
Cat, la ragazza alternativa piena di tatuaggi, sempre pronta a partecipare alle risse;
Kal, l’alieno bello, taciturno e muscoloso, il misterioso del gruppo;
Fin, altro ragazzo alieno, sempre con la battuta pronta;
Zila, una ragazza intelligente ma incapace di integrarsi.

Molto probabilmente se avessi letto questo libro a 16 anni adesso sarei sotto un treno, avrei una folle cotta per Tyler Jones e starei sognando di solcare la galassia con la squadra 312.
Purtroppo non ho più 16 anni, e quindi oltre a vedere i lati positivi della storia, quelli che mi fanno sorridere, mi balzano agli occhi anche i difetti, e in questo caso, ne ho visti parecchi.

Tra le cose che non mi hanno convinta del tutto, il worldbuilng scontato, completamente privo di originalità, tanto che mi sembrava di vedere un film di fantascienza dei primi anni 2000, la trama davvero ovvia, che sembra riprendere film e serie tv conosciuti, scontata al punto che riuscivo ad indovinare cosa sarebbe accaduto prima ancora che si smuovessero le acque, la nemesi “finale” che sa tanto di plagiato e il fatto che quella che dovrebbe essere la protagonista principale non riesce a risaltare sugli altri personaggi, difatti non sono riuscita ad affezionarmi a lei.

Tra le cose che ho apprezzato, invece, il ritmo narrativo fluido, capace di intrattenere, il background dei personaggi e lo sviluppo dei legami che si crea, i dialoghi taglienti, irriverenti e divertenti e il finale, capace di smuovere il lettore.

Nel complesso, Aurora Rising è una lettura leggera, che sa piacevolmente intrattenere, ricca di sentimenti positivi come l’amicizia, il senso di lealtà e appartenenza, la famiglia e anche l’amore, forse qualche sentimento negativo in più avrebbe reso più realistico il tutto.
Comunque resta un libro perfetto per una divertente fuga dalla realtà senza troppe pretese.

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